Le polizze vita: funzionamento e tipologie

By | 11 Dicembre, 2012
polizza vita

Proteggere quello che in assoluto è il bene ed il dono più prezioso, la vita. In genere, per chi ha a cuore la propria famiglia, ed in ogni caso non vuole fargli mancare nulla, la soluzione ideale è quella di andare stipulare una polizza, un’assicurazione sulla vita. La polizza vita copre infatti il rischio di premorienza e, nello stesso tempo, con i premi versati a scadenza si può ottenere un capitale oppure una rendita vitalizia.

L’ammontare della rendita vitalizia è funzione del rendimento ottenuto dalla polizza nel corso degli anni. In merito segnaliamo che ci sono polizze vita che hanno un rendimento annuo comparabile con i tassi dei titoli di Stato a breve e medio termine, e quelle che invece sono collegate in parte al rendimento di titoli più rischiosi come le azioni.

E così, la polizza con la componente azionaria è consigliabile in linea di massima per chi è giovane e terrà la polizza per 20 anni ed oltre, mentre chi non ha più 20 anni può optare per un rendimento basso ma certo su scadenze più ravvicinate con un’assicurazione sulla vita tradizionale.

Oggigiorno esistono tante tipologie di polizze vita che possono differire non solo per profilo di rischio, ma anche per eventuali clausole, esclusioni, limitazioni e franchigie che bisogna valutare attentamente.

Per avere maggiori informazioni sulle assicurazioni e sulle assicurazioni vita, è consigliabile consultare questo portale sulle assicurazioni, dov’è possibile comodamente da casa richiedere un preventivo gratuito per l’assicurazione.

Ci sono poi delle caratteristiche comuni a tutte le polizze vita come ad esempio quella per cui le somme versate non si possono pignorare e nemmeno sequestrare. Inoltre, nei limiti di legge previsti, i premi versati annualmente in una polizza vita si possono inserire l’anno successivo nella dichiarazione dei redditi al fine di ottenere un risparmio fiscale.

In merito ricordiamo che di norma nelle polizze vita una quota parte del premio versato, pari comunque a pochi punti percentuali, viene trattenuta a titolo di commissione dalla compagnia. Ma sul mercato italiano si stanno comunque facendo strada le polizze che investono il 100% di quanto conferito senza che siano previste commissioni di incasso.