Le limitazioni della polizza di responsabilità civile per le auto riguardano i soggetti ai quali si può applicare la copertura assicurativa per i danni causati a terze persone, ed a seconda degli accordi presi con la propria compagnia al momento della stipula della polizza cambia anche il numero delle persone che possono guidare la macchina assicurata.
Ciò significa che i danni sofferti dalla persona assicurata non sono coperti dalla polizza di responsabilità civile, che riguarda solo ed esclusivamente i danni arrecati agli altri. A parte questi, infatti, la copertura assicurativa non risponde dei danni al conducente dell’auto, o al suo usufruttario o a colui che la ha eventualmente presa a noleggio. Inoltre non sono coperti i coniugi, i conviventi more uxorio, i parenti in linea diretta sia ascendente che discendente (né i figli, né i genitori) e nemmeno i parenti fino al terzo grado (anche se sono conviventi o se possono essere considerati a carico dell’assicurato). Infine, se l’assicurato è una società, non sono coperti dalla polizza di responsabilità civile i soci a responsabilità illimitata e i loro parenti, coniugati o discendenti secondo le condizioni di cui si è appena accennato.
Tutto questo vale, esclusivamente per gli incidenti causati con colpa. Per quelli causati da altre persone, interviene la compagnia assicurativa della controparte, oppure, con le norme del risarcimento diretto, la propria compagnia che poi chiederà all’altra il rimborso per l’ammontare che ha pagato.
Per quanto riguarda la copertura assicurativa verso terzi, la polizza può essere stipulata prevedendo tutta una serie di soggetti che ne sono coperti quando sono alla guida del veicolo assicurato. Maggiore è il numero di questi soggetti, maggiore ovviamente sarà l’importo del premio da pagare. Più persone infatti sono abilitate alla guida del veicolo, più aumentano i rischi di incidente e quindi, di conseguenza cambierà l’entità del premio da corrispondere alla compagnia di assicurazione. Il premio è invece più basso nel caso estremo della guida esclusiva, quando solo il contraente può guidare il veicolo e solo per lui vale la polizza assicurativa. Il caso opposto è quello della guida libera. Tutti possono guidare quel veicolo, la copertura assicurativa sarà sempre valida a prescindere da chi tiene in mano il volante. In questo caso, però, il premio assicurativo rischia di essere particolarmente più alto di quello base.
Ci sono poi formule intermedie, a costi ragionevoli, che consentono di cedere il volante ed di estendere la copertura ai membri del solo nucleo familiare.